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Basta compiti! - voci di un "normale" disagio quotidiano

Una campagna di
Giovanni Lumini

Contatti

Una campagna di
Giovanni Lumini

Basta compiti! - voci di un "normale" disagio quotidiano

Campagna terminata
  • Raccolti € 2.088,00
  • Sostenitori 109
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Documentari & inchieste

Una campagna di 
Giovanni Lumini

Contatti

Il Progetto

Il progetto Basta Compiti! - voci di un "normale" disagio quotidiano ha come fine la realizzazione di un documentario/inchiesta sul problema  dei compiti a casa e dei compiti per le vacanze, sentito da moltissime famiglie italiane e fonte di grande disagio, come emerge da numerosissime testimonianze.

L'idea nasce dal libro di Maurizio Parodi - BASTA COMPITI! - non è così che si impara (Ed. Sonda) - e dalle riflessioni che in questi ultimi anni sono arrivate sul Gruppo di Facebook BASTA COMPITI!.
Questo Gruppo, fondato da Maurizio Parodi, ha raggiunto ad oggi, febbraio 2016, l'adesione di quasi 10.000 persone, con un incremento di oltre 5000 unità dal maggio 2015, e, giornalmente, riceve i più vari contributi di discussione, proponendo azioni mirate verso il raggiungimento di un obiettivo: l'abolizione dei compiti per casa, la cui motivazione si riscontra dal Manifesto, stilato dal gruppo stesso.

Il documentario/inchiesta sarà progettato e realizzato grazie alla supervisione di Maurizio Parodi, con il coinvolgimento di Giovanni Lumini, esperto di educazione, gioco e infanzia, dell'Associazione GiocOvunque di Firenze, co-amministratore del Gruppo BASTA COMPITI! e di Rossano Dalla Barba, giovanissimo regista toscano emergente, di Blanket Studio

L'idea di fondo è quella di raccogliere in giro per l'Italia sia le voci degli insegnanti e dei dirigenti che si battono per l'abolizione dei compiti a casa, sia di pedagogisti, sia di esperti e di altri personaggi autorevoli, sia dei bambini, delle bambine e delle famiglie che, giornalmente, sono oppressi e stressati da questa inveterata e "normalizzata" pratica.

La realizzazione del documentario permetterà di avere un ulteriore, chiaro e immediato strumento per la diffusione delle ragioni e dei contenuti di Basta Compiti! e di fornire a scuole, famiglie, istituzioni, associazioni le motivazioni per portare avanti una battaglia che è, prima di tutto, una battaglia per i diritti dei bambini e delle bambine.

Il manifesto del Gruppo BASTA COMPITI!

Chiediamo che i compiti a casa siano aboliti, nella scuola dell'obbligo, perché:

1. sono inutili:
le nozioni ingurgitate attraverso lo studio domestico per essere rigettate, a comando (interrogazioni, verifiche...), hanno durata brevissima; non “insegnano”, non lasciano il “segno” - dopo pochi mesi restano solo labili tracce della faticosa applicazione;
2. sono dannosi:
procurano disagi, sofferenze soprattutto agli studenti già in difficoltà, suscitando odio per la scuola e repulsione per la cultura, oltre alla certezza, per molti studenti “diversamente dotati”, della propria «naturale» inabilità allo studio;
3. sono discriminanti:
avvantaggiano gli studenti avvantaggiati, quelli che hanno genitori premurosi e istruiti, e penalizzano chi vive in ambienti deprivati, aggravando, anziché “compensare”, l'ingiustizia già sofferta, e costituiscono una delle ragioni, più gravi, dell'abbandono scolastico;
4. sono onerosi:
spesso costringono i genitori a pagare lezioni private, se ne hanno la possibilità economica (ulteriore discriminazione), perché i figli facciano ciò che evidentemente non sono in grado di fare - un "affare" da milioni di euro, per di più in nero;
5. sono prevaricanti:
ledono il “diritto al riposo e allo svago” (sancito dall’Articolo 24 della dichiarazione dei diritti dell’uomo), e quello scolastico è un “lavoro” oneroso, spesso alienante - si danno compiti anche nelle classi a tempo pieno, dopo 8 ore di scuola, persino nei week end;
6. sono impropri:
costringono i genitori a sostituire i docenti; senza averne le competenze professionali, nel compito più importante, quello di insegnare a imparare (spesso devono sostituire anche i figli, facendo loro i compiti a casa);
7. sono limitanti:
lo svolgimento di fondamentali attività formative che la scuola non offre (musica, sport...) e che richiedono tempo, energie, impegno sono limitate o impedite dai compiti a casa;
8. sono stressanti:
molta parte dei conflitti, dei litigi (le urla, i pianti, le punizioni...) che avvengono tra genitori e figli riguardano lo svolgimento, meglio il tardivo o il mancato svolgimento dei compiti, quando sarebbe invece essenziale disporre di tempo libero da trascorrere insieme, serenamente;
9. sono assurdi:
si danno persino i “compiti per le vacanze”: un ossimoro, un assurdo logico (e pedagogico), giacché le vacanze sono tali, o dovrebbero esserlo, proprio perché liberano dagli affanni feriali e invece si trasformano in un supplizio, creando stress, sofferenza, insofferenza;
10. sono malsani:
portare ogni giorno zaini pesantissimi, colmi di quadernoni e libri di testo, è nocivo per la salute, per l'integrità fisica soprattutto dei più piccoli, come dimostrato da numerose ricerche mediche.
Dalla Carta internazionale dei diritti dell’infanzia, art 31: “Gli Stati membri riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età...”

Commenti (24)

Per commentare devi fare
  • CP
    Carlo Tanti auguri di buon lavoro
    • MT
      MCristina  Perché il riassunto di operazione riporta il nome GIOVANNI LUMINI?!
      • avatar
        Giovanni Non so come funziona nel dettaglio la procedura delle operazioni. Probabilmente riporta il mio nome perchè sono colui che ha proposto il progetto e la raccolta di crowdfunding. Saluti
        6 anni, 9 mesi fa
    • GC
      Giada Condivido pienamente
      • avatar
        Lucio, Anna e Gaia Keep on Rokin
        • MF
          Maria assunta Un piccolo contributo che porta la grinta a voler raggiungere questo obiettivo!
          • avatar
            vincenzo Buon lavoro
            • ag
              antonia Basta compiti per sempre!!! è importante per il futuro dei nostri ragazzi
              • avatar
                Federica Grazie a voi per la tenacia e l'impegno!
                • AL
                  Andrea Assolutamente: basta compiti!
                  • AP
                    Annalisa Sicuramente basta ai compiti a casa. Al contempo la scuola va sostenuta a riformare i metodi di insegnamento che, a parte alcune eccellenti e lodevoli eccezioni, si avvale di metodi di insegnamento cattedrali e privilegia le intelligenze verbali e logico matematiche a scapito delle altre. La classe sempre più numerosa e i disagi di apprendimento presenti, l'enfasi sui programmi e le prove Invalsi mettono a dura prova gli insegnanti. Penso che dare i compiti a casa sia un modo di compensare ciocche non si riesce a fare in classe. La scuola non ha investimenti seri sulla formazione docente da decenni e la struttura è delle classi è ottocentesca. Il cambiamento profondo può avvenire a mio avviso solo se scuola e genitori si alleano dal basso per una riforma complessiva.

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