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Imitazioni, rifacimenti e traduzioni di un sonetto di Petrarca in Spagna (secoli XV-XVIII)

Una campagna di
Marco Federici

Contatti

Una campagna di
Marco Federici

Imitazioni, rifacimenti e traduzioni di un sonetto di Petrarca in Spagna (secoli XV-XVIII)

Imitazioni, rifacimenti e traduzioni di un sonetto di Petrarca in Spagna (secoli XV-XVIII)

Campagna terminata
  • Raccolti € 390,00
  • Sostenitori 18
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Libri & editoria
  • Obiettivi
    4. Istruzione di qualità

Una campagna di 
Marco Federici

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Il Progetto

COME NASCE QUESTO LIBRO

Lo spunto per la composizione di questo libro proviene prima di tutto dall’interesse constante –fin dai tempi delle ricerche dottorali– per le antiche traduzioni di autori italiani tra il Medioevo e il Rinascimento spagnolo, con una particolare attenzione rivolta ai novellieri. Per questo motivo, quando mi è stato offerto di partecipare al convegno Les Italiens en Europe : perceptions, représentations, échanges littéraires et culturels (XIVe-XVIe siècles) organizzato da Patrizia De Capitani, Élise Leclerc, Serge Stolf e Cécile Terreaux-Scotto (Université Grenoble-Alpes, 8-10 novembre 2017) pensai di proporre un intervento dal titolo: Le antiche versioni spagnole diS’amor non è, che dunque è quel ch’io sento del Petrarca (Rvf CXXXII).

Ascolta il sonetto CXXXII


Il motivo di questa scelta derivò da una ricerca bibliografica preliminare dalla quale emergeva un discreto numero di traduzioni, rifacimenti, imitazioni e liberi adattamenti in castigliano del sonetto, in alcuni casi parzialmente o del tutto ignorati dalla critica, ma soprattutto mancanti di un’analisi comparativa di insieme.

Eppure, la trasposizione linguistica del sonetto CXXXII coinvolse autori assai noti del panorama letterario iberico, a partire dal valenzano Jordi de Sant Jordi e, ancora in epoca medievale, dal poeta cancioneril Alexandre; successivamente, questa stessa attività di conversione verso lo spagnolo impegnò importanti poeti medievali e dei Secoli d’Oro (Pedro de Cartagena, Joan Boscán, Jorge de Montemayor e Francisco Sánchez de las Brozas), traduttori del Petrarca che in Spagna godettero di chiara fama tra i loro contemporanei (Salomón Usque ed Henrique Garcés) e autori minori come Bartolomé Cairasco de Figueroa.

In altri casi, gli umanisti che si cimentarono nella traduzione e/o imitazione di Rvf CXXXII inclusero il sonetto in opere di discreta fortuna nel Cinquecento spagnolo: La vida y excelentes dichos de los mas sabios filosofos que vuo en este mundo di Hernando Díaz, la cui diffusione è testimoniata dall’alto numero di edizioni, e il Cancionero general de obras nuevas, eccellente testimone della lirica castigliana della prima metà del XVI sec. Ancora nel Cinquecento, il sardo Antonio Lo Frasso, durante la sua permanenza a Barcellona, usò il noto e riconoscibile incipit del sonetto petrarchesco per svilupparne un altro, che inserì in un’opera di argomento pastorale. 

Il percorso di analisi delle versioni del sonetto italiano ha da subito mostrato spunti di vario interesse, sia per i diversi metodi di trasposizione del testo originale nella lingua d’arrivo, sia per ciò che emergeva dal metatesto lirico, che in alcuni casi pareva non rimandare esclusivamente al Petrarca. (Una breve analisi del sonetto è visibile qui).

Questo progetto –frutto didue anni di ricerche– è quindi un approfondimento di quanto indagato per il convegno francese, ma è anche occasione per analizzare ciò che non era stato presa in esame nella relazione presentata a Grenoble e per rendere noti gli ulteriori esiti della ricerca. L’ampiezza delle riflessioni che scaturivano da questa indagine sulle diverse versioni dello stesso sonetto ha reso necessaria la loro pubblicazione in una monografia dedicata.

QUALCHE NOTIZIA SUL CANZONIERE E LA SUA DIFFUSIONE IN SPAGNA

Rerum vulgarium fragmenta("Frammenti di cose volgari") sono una raccolta di 366 liriche di Francesco Petrarca scritte nell'arco di tutta la vita e messe insieme nella forma definitiva negli ultimi anni prima della morte, approssimativamente tra il 1336 e il 1373-74. Le prime traduzioni spagnole degli scritti del Petrarca tra il XIV e il XVIII secolo riguardarono le opere in latino (non tutte, ma in numero maggiore) e poi quelle in volgare, che tuttavia rappresentano un nucleo considerevole all’interno del corpus di traduzioni. I Trionfi e il Canzoniere favorirono parallelamente un corpus de literatura nella Penisola Iberica, in cui il Trionfo d’Amore fu il più popolare soprattutto grazie agli adattamenti della tematica amorosa dei poeti de cancionero.

Fin dal Medioevo si assiste in Spagna a una feconda attività di riscrittura dei sonetti del Petrarca, che si concentra più che altro nel Cinquecento; si tratta di un dinamismo molto importante, poiché le versioni del XVI sec. dei Rvf rappresentano un passaggio fondamentale per la storia della traduzione poetica: esse testimoniano un netto cambio di rotta, secondo il quale i traduttori puntano ora sia al rispetto del testo originale e alla corretta trasmissione del messaggio poetico, sia alla trasposizione delle sue specifiche qualità formali e stilistiche, così che la traduzione sia un equivalente dell’originale che passa da una lingua a un’altra.

I componimenti del Canzoniere si traducono prima singolarmente, mentre soltanto nel Cinquecento abbiamo traduzioni (anche se parziali) dell’opera. Di tutte le trasposizioni dei sonetti dei fragmenta, il CXXXII è cronologicamente il secondo ad essere tradotto in Spagna, e il primo sonetto trasposto in castigliano nel XVI sec., dopo aver avuto anche una versione medievale in lingua spagnola, quella del poeta cancioneril Pedro de Cartagena, che si trasmette a stampa nel primo decennio del Cinquecento. Questo dato assume una certa importanza, poiché l’analisi delle versioni nei due secoli permette di constatare che solo con le redazioni del Canzoniere del XVI sec. si affermano una concezione e una pratica della traduzione poetica estranee rispetto al Medioevo: l’obiettivo principale non sembra più la mera trasmissione dei contenuti. Non solo: stando ai dati raccolti, Rvf CXXXII sembrerebbe in assoluto il sonetto con più versioni in castigliano tra il Quattrocento e il Settecento, che appaiono in opere di autori diversi dal Petrarca o all’interno di trasposizioni parziali e complete del Canzoniere, salvo che nelle Rimas di Trenado de Ayllón, altro traduttore dei fragmenta. Il sonetto è inoltre l’unico ad apparire in traduzione almeno una volta in ognuno dei quattro secoli in cui è censito; solo RvfCCLXXII può vantare un simile primato, pur non possedendo –per quanto si è potuto verificare– una sua trasposizione nel Quattrocento spagnolo. 

LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO

Le ricerche per la realizzazione di questo libro sono state condotte autonomamente, e senza nessun tipo di finanziamento pubblico e privato. Nonostante tutto, alcuni esiti hanno suscitato l'interesse di italianisti e ispanisti, poiché esigui sono gli studi sulle metodologie della traduzione rinascimentale spagnola che indaghino un confronto puntuale tra i testi. La pubblicazione ha un costo, che varia a seconda delle condizioni concordate con la casa editrice. Nella Galley trovate un estratto del libro, con l'indice e un mia bio-biblionota. Attualmente, il preventivo meno costoso è stato di 950 €, che, se raggiunte, mi consentirebbero di donare una copia a coloro che vorranno aiutarmi in questa raccolta.

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE VORRANNO CONTRIBUIRE, ANCHE IN PICCOLA PARTE, ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO.

Commenti (12)

Per commentare devi fare
  • EJ
    EDUARD Tanti auguri per il lavoro, Marco!
    • avatar
      Marco Gràcies eduard, espero veure't aviat.
      3 anni, 11 mesi fa
  • DG
    David ¡Enhorabuena por la publicación!
    • avatar
      Marco David, querido. Muchísimas gracias por tu aportación. Te has ganado tu copia, en cuanto reciba los ejemplares. Un abrazo fuerte.
      3 anni, 11 mesi fa
  • CN
    Cecilia Que te vaya bien!
    • avatar
      Marco ¡Muchísimas gracias por tu ayuda! El libro ha salido ya, pero no tengo copias en papel todavía. En cuanto las reciba, la tuya está reservada ya.
      3 anni, 12 mesi fa
  • CR
    Carlo In bocca al lupo per il progetto Marco Carlo Rega
    • avatar
      Marco Carlo, grazie!! Dovrei/vorrei riuscire a pubblicarlo per la prossima finestra ASN.
      4 anni, 1 mesi fa
  • NF
    Norbert Daje! :)
    • avatar
      Marco Grazie Norbert, stamattina mi hai dato il buongiorno con la tua donazione.
      4 anni, 1 mesi fa
  • DB
    Diana Ottimo progetto! Non vedo l'ora di leggere il libro :-)
    • avatar
      Marco Grazie Diana: la tua copia è già prenotata!
      4 anni, 1 mesi fa

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